Descrizione corso: |
Programma Triennio – I e II annualità – Anatomia Artistica
Creazione: Rapporto tra il proprio corpo, il gesto e il segno.
Fruizione: La percezione dell’opera
Premessa
L’essere umano è nato per essere presente nel mondo, per interagire con esso, per godere delle sue infinite bellezze, percepite attraverso quell’elaborato sistema in gran parte ancora sconosciuto che ci rende unici: il cervello.
La luce attraverso il suo passaggio nell’atmosfera incontra la materia, che percepiamo attraverso il senso della vista. Occhio, cervello, sistema sensoriale; il nostro corpo è dunque la condizione necessaria affinché l’esperienza avvenga. È lo strumento fondamentale attraverso cui conosciamo il mondo; corpo e percezione sono indissolubilmente legati.
La creazione artistica nasce dall’esperienza totale che l’artista fa nel mondo col suo corpo ed è sempre legata
all’esperienza sensoriale e alle emozioni, che vengono restituite attraverso l’opera.
Ma anche la fruizione dell’opera è indissolubilmente legata al corpo e all’esperienza sensoriale, affinché la
percezione avvenga.
Metodo:
Partendo da queste considerazioni, che vogliono stimolare nei giovani riflessioni sull’importanza della
consapevolezza di sé nell’operare artistico, si affronterà il corso di Anatomia Artistica attraverso la copia dal vero come pretesto, esercizio costante per coltivare il proprio segno, la propria motivazione alla ricerca, la consapevolezza di sé rispetto al proprio corpo e al proprio corpo in relazione allo spazio di lavoro.
Questo si concretizzerà attraverso:
– copia dal vero di calchi di parti anatomiche e calchi in gesso a figura intera presenti in aula;
– dispense specifiche fornite dalla docente;
– lettura di testi fondamentali presenti in bibliografia;
– studio e osservazione di artisti e opere che ci hanno preceduto attraverso il costante riferimento alla storia dell’arte, dalle grotte di Lascaux fino al contemporaneo, focalizzando l’attenzione su artisti che sul corpo e sulla percezione hanno basato le loro ricerche (J. Turrell – spazio e luce, R. Horn – esaltazione della percezione sensoriale ed estensioni corporee, W. Laib – riappropriazione dell’esperienza reale attraverso presentazione della natura);
– sperimentazione attraverso esercitazioni pratiche nella più ampia libertà di utilizzo e scelta degli strumenti di lavoro e dei materiali;
Obiettivi:
– padronanza e liberazione del segno e del gesto che lo crea, di un proprio metodo di lavoro, nell’elaborazione di tavole anatomiche.
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Bibliografia: |
(Testo da leggere obbligatoriamente per l’esame per l’elaborazione di un proprio punto di vista)
– P. Schilder, Immagine di sé e schema corporeo, Pgreco ed., Milano, 2019
(I libri qui selezionati vogliono offrire uno spunto di riflessione agli studenti, per meglio capire e affrontare il corso)
– U. Galimberti, Il Corpo, Feltrinelli ed., Milano, 2014
– J. Le Goff, Il corpo nel Medioevo, Laterza ed., Roma-Bari, 2013
– H. Matisse, Scritti e pensieri sull’arte, Abscondita ed., 2003
– D. Riout, L’arte del ventesimo secolo, Einaudi ed., Torino, 2002
– G. Debord, La società dello spettacolo, Baldini e Castoldi ed., Milano, 2013
– B. Munari, Arte come mestiere, Laterza ed., Bari, 2006
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