Programma della disciplina: Museologia del contemporaneo [B] A.A. 2023-24


Disciplina: Museologia del contemporaneo [B] A.A. 2023-24
Docente: Orietta, Brombin
E-mail: orietta.brombin@albertina.academy
Livello: biennio
Piani di studio di riferimento: comunicazionedidattica
Area disciplinare:

ABVPA63

Settore scientifico disciplinare:

Didattica museale

Descrizione corso:

IL MUSEO DI TUTTI
I passaggi storici dell’evoluzione artistica, dall’unicità dell’arte alla sua serialità, dalla produzione individuale a quella collettiva, dalla dimensione elitaria a quella pubblica, seguono un filo rosso che, da Benjamin a Debord e a Bourriaud, definisce il mutare dei linguaggi dell’arte contemporanea in relazione al complesso rapporto fra l’opera e il suo riguardante.
Tale mutamento viene continuamente recepito dai musei che giocano un ruolo importante nel modo in cui la
cultura e l’arte vengono raccolte, presentate e comunicate alla società. I musei, le istituzioni pubbliche come
gli spazi espositivi indipendenti guardano sempre più a un orizzonte che, pur fondato sempre sugli interessi
statutari, si delinea attraverso sempre nuove modalità di coinvolgimento dei pubblici. Anche la critica e la
curatela, soprattutto alla luce dell’Educational Turn, contribuiscono a riflettere i cambiamenti che muovono gli
ampi contesti sociali, politici ed economici in cui i musei operano. Per contro, negli ultimi decenni, e in
particolare in seguito alla complessità delle sfide socio-ambientali di cui comprendere le problematiche, anche strettamente connesse ai processi di innovazione tecnologica in atto, i musei vivono una crisi strutturale e identitaria che ne mette in discussione non solo le modalità istituzionali e museologiche, ma soprattutto la sostenibilità.
In una fase propedeutica sarà interessante ripercorrere l’evoluzione storica dei musei che viene tracciata alla
luce di un continuo rinnovarsi della definizione stessa di “museo”, ricordandone le funzioni sancite dal 1948
dall’International Council Of Museums (ICOM), associazione globale per la tutela e valorizzazione del
patrimonio culturale mondiale. Con l’accrescersi di una maggiore consapevolezza direzionata a una
imprescindibile condivisione del patrimonio artistico e culturale, viene approvata nel 2022 a Praga, la nuova
direzione museologica dell’ICOM, frutto di un lungo processo partecipativo che ha coinvolto 126 Comitati nel
mondo. Fra i passaggi più significativi si ribadisce che il museo: “[…] è al servizio della società, effettua
ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico,
accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e
professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze.”
A livello nazionale, il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, all’articolo 101, definisce il museo quale
“struttura permanente che acquisisce, cataloga, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di
educazione e di studio”. Lo studio, la diffusione dei saperi, la divulgazione, la formazione, non sono solo alcune fra le diverse espressioni della funzione educativa di un museo, sono la finalità stessa del museo. Partendo da questo presupposto, tutt’altro che consolidato, è interessante chiederci quali possono essere le
caratteristiche emergenti del museo del nostro tempo. In particolare, la curatela contemporanea è segnata da una svolta verso l’ambito educational, attuata attraverso metodologie, programmi, modelli partecipativi di
riferimento. L’attuazione di questi programmi passa attraverso una processualità che adotta metodi educativi, oggi diventata prassi di curatela della produzione di un’arte contemporanea che tende a unire i diversi ambiti critici museali: “Non si tratta semplicemente di proporre progetti curatoriali che adottino sempre più l’educazione come tema; si tratta piuttosto di affermare che la curatela opera sempre più come una prassi educativa allargata.” (O’Neill e Wilson, Curating and the Educational Turn, 2010).
Le domande che verranno discusse nel corso, e a cui trovare possibili orizzonti di senso, anche pensando a
modalità espositive urbane e decentrate, in sintesi, sono: I musei sono orientati agli oggetti o alle persone, e
in che modo? La crisi d’identità dei musei come si rapporta alle nuove forme di comunicazione tecnologica?
Quali musei propongono narrazioni attraverso metodi e tecniche ibridati da diversi campi disciplinari? In che
modo un museo può essere definito in linea con il tempo presente e le sfide future?

Bibliografia:

J. Dewey, Esperienza e educazione, Raffaello Cortina editore, Milano 2014
R. Fontanarossa, Collezionisti e musei. Una storia culturale, Einaudi, Torino 2022
M. Peri, Nuovi occhi: reimmaginare l’educazione al museo, Fastbook, 2019
AAVV (a cura di Orietta Brombin), ZonArte. Manuale di educazione all’arte contemporanea, Prinp Editoria d’arte, Torino 2017
M. C. Azzolino, O. Brombin, A. Cilento, A. Lacirignola, R. Rolli, T. Taramino (a cura di), Sensi e parole per comprendere l’arte, Prinp Editoria d’arte, Torino 2020 (capitoli pp. 11, 23, 43, 215)

Ai testi si aggiungono materiali messi a disposizione dalla docente.

Approfondimenti:
S. Cardone, M. Masi, Il museo come esperienza educativa, Progedit, Bari 2017
P. Freire, Pedagogia dell’autonomia. Saperi necessari per la pratica educativa, Edizioni Gruppo Abele, Torino 2014

Orari

Primo semestre

Lunedì: 15:00 - 18:00

Orario di ricevimento:

Su appuntamento, al termine delle lezioni o con richiesta inviata tramite mail.

Previsti esoneri: No
Previste revisioni:
Informazioni revisioni:

La valutazione finale prevede una discussione orale a fine corso dove gli studenti affronteranno i temi in programma a partire da un’ipotesi progettuale di laboratorio basata su un autore selezionato, redatta alla luce dei contenuti dei testi della bibliografia. Tali proposte verranno discusse in aula nella fase avanzata del corso.

Altre informazioni:

Articolazione del corso:
Le professioni museali in relazione all’attivazione dei pubblici;
Principi ed esempi di accessibilità alla cultura;
Progetti di inclusione dei musei;
Analisi delle tipologie di comunicazione della mission e dei programmi accessibili e inclusivi di musei e fondazioni del contemporaneo.

Sono previste visite a sedi museali ed enti convenzionati con l’Accademia Albertina.

In sede d’esame, si richiede la stesura definitiva della propria ricerca progettuale, redatta in circa 2 cartelle di solo testo, dove indicare: titolo del laboratorio o workshop ideato, artista di riferimento (tratto dagli esempi di cui si è discusso durante il corso), pubblico a cui si intende proporre, metodologia di lavoro, supporto teorico tratto – esplicitamente – dalla bibliografia del corso con notazioni bibliografiche.
Il testo prodotto andrà inviato, secondo i tempi stabiliti dalla docente, alla mail: orietta.brombin@albertina.academy

In sede di discussione d’esame, il testo, può essere corredato da alcune immagini di presentazione.
Altre domande inerenti alla bibliografia completeranno la sessione d’esame.

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