Presentazione del progetto Oltre le barriere

OLTRE LE BARRIERE

Piazza Castello

A cura di Fondazione Contrada Onlus

Un progetto degli studenti (Donato Mariano, Negar Shariaty, Sara Molinari, Barbara Mittino) dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino per ridurre l’impatto delle barriere antiterrorismo e creare un intervento efficace senza rinunciare all’aspetto estetico diventando un’occasione formativa per gli studenti.

 A seguito degli attentati terroristici, all’estero e in molte città italiane sono state installate barriere antisfondamento nelle strade e nelle piazze del centro considerate luoghi di maggior rischio. Le barriere o new jersey sono dispositivi di sicurezza in calcestruzzo di un colore biancastro e la loro collocazione nei luoghi storici di maggiore attrazione turistica ha posto accanto alla funzione di sicurezza anche quella estetico-decorativa. Anche Torino ha organizzato la sua “chiamata alle Arti” coinvolgendo la Scuola di Decorazione dell’Accademia Albertina di Belle Arti.

Le barriere oggetto dell’intervento sono 23, disposte in Piazza Castello. I progetti, elaborati dagli studenti, si articolano su una continuità percettiva di tutti i 23 elementi come nel contesto della piazza, che sia una soluzione astratta o figurativa realizzata attraverso disegni o fotografie. Dopo una serie di riflessioni rispetto ai vincoli, alle problematiche legate alla sicurezza e anche alla praticità di realizzazione, è stata elaborata una soluzione che evitasse un intervento cromatico diretto sulla superficie di cemento, ma che lo producesse attraverso una copertura applicabile e rimovibile che aderisce perfettamente alla forma delle barriere. Grazie alla facile installazione e rimozione della copertura, i progetti, che sviluppano tematiche differenti, possono essere alternati con sequenze temporali da stabilire in una trasformazione dinamica rispetto alla staticità delle barriere.  Le tematiche della installazione sono:

1. ALBERI ATTRAVERSO LE BARRIERE    Una sequenza di alberi selezionati nel contesto urbano perché le barriere non chiudano uno spazio, ma si possano aprire come finestre su elementi naturali che esprimono un’energia senza confini.

2.  HYBRID CONNECTION  Una sequenza astratta di pennellate colorate da un cortocircuito elettronico con progressivi ingrandimenti (zooming) che rivelano in un dettaglio crescente la sua struttura per la creazione di un mondo in rinnovamento continuo con connessioni illimitate.

3. SPAZIO TORINO  Una sequenza di disegni che trasformano la barriera in un supporto narrativo per una storia immaginaria e fantastica.

4. DETTAGLI PARLANTI Una sequenza degli elementi architettonici funzionali, compositivi, strutturali di edifici scelti nei diversi quartieri della città (23 barriere per 23 quartieri) combinati tra loro per raccontare una storia temporale e storico-sociale della città.